La novità del mese: l’autocertificazione di fine mese per ricevere il compenso

Ti do il benvenuto in questo nuovo articolo del blog dei contabili online per descriverti la nuova idea che ho avuto per impostare/proseguire al meglio la collaborazione con i collaboratori che si occupano delle registrazioni mensili della contabilità dei clienti dello Studio.

Ho dedicato svariati articoli ai report.

Non ho mai trattato l’argomento dei report che accompagnano la fattura/ricevuta che, mensilmente, i collaboratori presentano per rendicontare il proprio operato e chiedere il pagamento della propria prestazione.

Lo faccio in questa occasione per introdurre l’argomento principe dell’articolo: l’autocertificazione.

Credo sia un argomento che non necessiti di grandi presentazioni.

Ciascuno di noi, quando deve pagare un conto, gradisce sapere cosa sta pagando 😉.

Sia che si tratti del conto del ristorante o dell’intervento di un idraulico o della riparazione di un meccanico.

Anche io, come tutti, prima di effettuare un bonifico chiedo che mi venga rendicontata l’attività svolta: il numero delle registrazioni effettuate e il tempo dedicato all’attività di corredo (salvataggio documenti, riconciliazioni, quadrature, e-mail inviate ai clienti ecc.).

Da questo mese, però, ho introdotto un’appendice a questo report.

Appendice che si potrebbe definire in vari modi, ma che mi piace definire “autocertificazione” perché, in questo modo, si dà smalto alla professionalità di chi è tenuto a compilarla.

In cosa consiste l’autocertificazione?

Si tratta di uno schema semplice, nulla di particolare, ma di grande importanza.

Ecco lo schema che ho proposto.

Come puoi vedere si tratta di poche informazioni, ma di fondamentale importanza.

Scoprirai il motivo proseguendo nella lettura.

Se rendicontare il lavoro svolto è di massima importanza, autocertificarlo significa attribuirgli valore.

Significa assumersi una responsabilità.

Quale responsabilità?

L’unica che chiedo a ciascun collaboratore che abbia intenzione di lavorare con me: svolgere il proprio incarico in modo puntuale, professionale, preciso, veloce e nel rispetto delle procedure e delle tempistiche imposte dalle leggi fiscali.

Autocertificare significa, quindi, responsabilizzare.

Non è una questione di “sfiducia” (altrimenti non mi accontenterei di una autocertificazione…).

È una questione di monitoraggio dell’attività di Studio che deve essere fluida, compatta e non subire scossoni o cedimenti.

L’obiettivo è la soddisfazione del cliente e, di conseguenza, la mia e quella di tutto lo staff.

Come ben sapete, se avete letto i precedenti articoli pubblicati sul blog, l’incontro mensile con i clienti è uno dei cavalli di battaglia dello Studio (molto apprezzato, peraltro), una promessa che ho fatto a me stesso e ai miei clienti.

Se qualcosa non funziona, il bilancio non è pronto, l’incontro deve essere rimandato; è fondamentale capire se il problema sta nel cliente (che non fa avere o fa avere in ritardo i documenti) o nel collaboratore.

Se il motivo è il cliente, occorre sollecitare, con garbo, tramite e-mail e messaggi nei gruppi di whatsapp (uno dei modi con cui facciamo capire ai clienti che gli stiamo vicino e stiamo lavorando), in modo da fargli ricordare il motivo per cui ha scelto questo Studio. Se il motivo sta nel collaboratore, occorre capire la causa per intervenire.

Intervenire non significa rimuovere o allontanare.

Significa analizzare insieme, con massima sincerità, il problema e prendere, sempre insieme, delle decisioni.

I motivi dei ritardi possono essere molteplici, non sempre si tratta di pigrizia o incapacità.

A volte si tratta di problemi personali o familiari ed è sufficiente “ricalcolare il percorso”, sospendendo la collaborazione o diminuendo, temporaneamente, il numero dei clienti seguiti.

Una volta individuata la causa, si cerca la soluzione.

Soluzione che, solo in caso di reiterazione nei mesi della problematica, consisterà nell’affidare il cliente ad altro collaboratore, fino ad arrivare all’interruzione della collaborazione.

Ora conosci il motivo per cui, se comincerai a collaborare con il mio Studio, ti chiederò di compilare anche questa autocertificazione.

E sono certo che anche tu, da buon professionista quale sicuramente sei, ne apprezzerai sia la motivazione che lo scopo.

Ed ora, come sempre, ti ricordo che collaborare con successo nel mio Studio richiede una combinazione di caratteristiche personali, conoscenze tecniche, motivazione, capacità di autogestione e grande capacità di collaborazione.

Se pensi di avere queste caratteristiche, non esitare a propormi la tua collaborazione.

A questo punto voglio, però, ricordarti che, nel mio Studio anche i non tecnici possono collaborare con noi.

Quindi, ti invito a candidarti, perché ruoli come la trascrizione dei podcast o la stesura di articoli (ruoli che richiedono impegno ed attenzione, ma non una preparazione tecnica specifica) possono, comunque, permetterti di entrare a far parte del team.

Se vuoi rimanere in contatto con me per sapere quali settori nella mia azienda sono disponibili, e per provare un test di collaborazione, puoi iscriverti al blog compilando il form qui in basso (cliccando sul pulsante).

Verrai aggiornato ogni settimana riguardo gli sviluppi del mio metodo di lavoro e sarai a conoscenza delle opportunità di collaborazione con noi.

Scaricando il manuale, che trovi in questo blog, riceverai ulteriori informazioni per comprendere come gestiremo l’evoluzione del nostro rapporto professionale.

Saprai come integrare la collaborazione con me con la tua vita, in modo da avere tempo libero per gestire al meglio la tua famiglia oppure qualsiasi tua esigenza personale.

Se preferisci provare un test insieme a noi puoi scaricare il manuale gratuito messo a disposizione in questo blog, leggerlo e, dopo, provare a candidarti, alle condizioni che trovi all’interno, mettendoti in lista.

Se hai bisogno di qualsiasi informazione, scrivimi all’e-mail info@contabilionline.com.

A presto.

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