Dichiarazione dei redditi delle S.r.l., ti spiego come il mio Studio procede con la redazione e l’invio delle dichiarazioni dei redditi delle S.r.l.

In questo nuovo articolo del blog voglio proseguire, insieme a te, l’argomento top del periodo “le dichiarazioni dei redditi”, per approfondire, oggi, le dichiarazioni che devono essere presentate dalle S.r.l.

Le S.r.l. appartengono al gruppo delle società di capitali ed il modello delle dichiarazioni dei redditi viene definito SC accompagnato dall’anno di presentazione (quest’anno viene compilato il modello SC2023 anche se riguarda i redditi del 2022).

Qual è la principale differenza tra la dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e quella delle S.r.l.?

Nel 1° caso si compila la dichiarazione per giungere alla determinazione delle imposte (IRPEF ed addizionali), nel 2° la dichiarazione dei redditi è una sorta di riepilogo di dati già determinati in sede di redazione del bilancio CEE.

Cosa voglio fare in questo articolo?

Non voglio limitarmi a descriverti, passo a passo, come si redige la dichiarazione dei redditi delle S.r.l. commentando ciò che puoi agevolmente trovare nelle istruzioni, ma voglio descriverti la procedura seguita dal mio Studio.

Are you ready? Come on let’s go.

Il bilancio CEE

Se ti stai domandando perché parlo del bilancio CEE in un articolo dedicato alla dichiarazione dei redditi delle S.r.l. la risposta è semplice.

Come sai le S.r.l., ogni anno, entro i 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio (180 in casi particolari e solo se previsto dallo Statuto) devono presentare il bilancio CEE in Camera di Commercio.

Ovviamente, il bilancio può essere presentato anche successivamente, ma le motivazioni devono essere esposte in un verbale ulteriore rispetto a quello di approvazione del bilancio.

Indipendentemente da quando viene presentato, il bilancio CEE deve essere “post imposte”, ossia le imposte IRES ed IRAP devono già essere state conteggiate e, se dovute, contabilizzate. Ma…come vengono calcolate le imposte?

Automatismi o file calcolo imposte?

Da anni, ormai, gli Studi dei commercialisti hanno a disposizione programmi con funzioni che, se correttamente applicate, semplificano notevolmente la vita dei contabili e di chi si occupa delle dichiarazioni.

Attenzione, però.

È facile farsi ammaliare dalla possibilità di ottenere risultati con un “semplice click”.

In realtà, è sempre opportuno (direi doveroso) controllare che gli automatismi funzionino correttamente, per due motivi:

  • Dietro a ciascun automatismo ci può essere, comunque, la mano umana.  Faccio un esempio: un imprenditore richiede la creazione di un sottoconto creato ad hoc; quindi, diverso da quelli standard proposti dal programma di contabilità in cui il sistema di “aggancio” ai servizi di calcolo imposte, dichiarativi, ecc. è già stato verificato dalla software house.

È sufficiente che, in questa fase, il contabile che crea il sottoconto, per fretta, distrazione, ecc. faccia un minuscolo errore (ad esempio prevede la deducibilità al 100% di un costo per cui, invece, la normativa fiscale prevede una percentuale differente) ed ecco che l’automatismo fallisce.

  • Non è detto che un automatismo funzioni in quanto tale. Ti è mai capitato di sentire dire la frase “è saltato l’automatismo, contatto la Software house”? Ti assicuro che, in uno Studio di Commercialista, è una frase ricorrente.

Pertanto, come procedere?

Ciascuno Studio ha un proprio sistema.

Io ho scelto quello del giusto compromesso.

Sì agli automatismi, ma sì anche al doppio controllo, tramite file di calcolo delle imposte.

Gli automatismi

Ti dimostro, con un esempio, cosa intendo quando parlo di automatismi.

Prendiamo una voce di costo molto in voga in questi ultimi anni: Addestramento e formazione.

Questa è l’anagrafica del conto

Questa è la sezione del Bilancio CEE dove troverà collocazione questo conto

E questo è il rigo della dichiarazione, in cui questo conto trova collocazione, e la relativa percentuale di deduzione ai fini IRES ed IRAP

Sia il bilancio CEE che la dichiarazione dei redditi, in pratica, si auto compilano…bello vero? 😉ma io, per i motivi visti sopra, per essere certo di fornire al cliente un servizio ottimo e al top, preferisco effettuare un doppio controllo tradizionale, “a mano”.

Non bisogna mai scordare che lavorare online, sfruttare la tecnologia ed essere proiettati al futuro non significa ripudiare il passato tradizione, ma significa integrare tradizione e tecnologia in modo che il servizio sia perfetto.

E, come realizzo questo obbiettivo? Tramite un file.

Il file di calcolo delle imposte

Realizzo l’obbiettivo tramite un file Excel, in uso allo Studio, con cui calcolo (a mano) le imposte IRES ed IRAP seguendo la normativa fiscale delle variazioni in aumento e diminuzione e del calcolo dell’ACE.

Nel file vengono inseriti i dati di bilancio (il totale dei sottoconti al 31.12 dopo aver calcolato ratei e risconti) e si giunge al cd UTILE CIVILISTICO ante imposte) ossia la differenza, nuda e cruda, tra tutti i ricavi e tutti i costi in base alla propria natura di ricavo o costo, indipendentemente dalla percentuale di imponibilità e deducibilità;

Vengono inserite le percentuali di deducibilità del costo e di imponibilità del ricavo ai fini IRES (con il conseguente calcolo delle cd variazioni in aumento o in diminuzione);

Vengono inserite le percentuali di deducibilità del costo e di imponibilità del ricavo ai fini IRAP (con il conseguente calcolo delle cd variazioni in aumento o in diminuzione).

A questo punto IRES ed IRAP prendono due strade diverse.

La base imponibile IRES

L’IRES è l’imposta sul reddito delle società di capitali.

Come si calcola?

UTILE CIVILISTICO ANTE IMPOSTE

+ VARIAZIONI IN AUMENTO

-VARIAZIONE IN DIMINUZIONE

-ACE

Nel calcolo della base imponibile dell’IRES compare l’ACE acronimo di Aiuto alla Crescita Economica.

Si tratta di un incentivo, sotto forma di deduzione dal reddito d’impresa del rendimento figurativo del capitale proprio, finalizzato a rendere meno squilibrato il trattamento tra capitale proprio e capitale di debito.

Una volta defalcato questo importo abbiamo la base imponibile IRES su cui si calcola il 24%.

Ed ecco che abbiamo l’IRES che va contabilizzato in bilancio.

La base imponibile IRAP

Base imponibile IRES e base imponibile IRAP (imposta regionale sulle attività produttive) non coincidono.

Il caso più eclatante è quello relativo al costo del personale, considerato interamente deducibile ai fini IRES ed interamente indeducibile ai fini IRAP salvo deduzioni. 

Ogni ditta è un caso a sé e non volendo trasformare questo articolo in un’appendice delle Istruzioni della dichiarazione IRAP mi limito a dirti che, in generale, le deduzioni IRAP che possono (come no) interessare la S.r.l. di cui stiamo elaborando la dichiarazione sono queste:

contributi per le assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni sul lavoro
deduzione forfettaria di euro 7.500/15.000 per ciascun lavoratore dipendente a tempo indeterminato
deduzione dei contributi previdenziali lavoratori imprese concessionarie (e particolari)
deduzione per spese apprendisti, disabili, contratto formazione
deduzione di euro 1.850 per ogni dipendente fino a max 5  con valore della produzione max 400.000
deduzione del costo residuo per il personale dipendente
deduzione per incremento della base occupazionale per le assunzioni a tempo indeterminato
deduzione forfettaria in funzione della base imponibile
deduzione forfettaria Irap del 10% per chi non ha lavoratori dipendenti pari all’Irap lorda indicata in dichiarazione

Sull’importo che si ottiene di calcola l’Irap la cui aliquota ordinaria è 3,9% ma, trattandosi di un’ imposta regionale, occorre controllare la normativa della Regione interessata.

La dichiarazione SC e la dichiarazione IRAP

Veniamo, finalmente, all’oggetto dell’articolo.

Tutto ciò che abbiamo scritto sino ad ora viene fedelmente riportato:

  • nei quadri RF ed RN della dichiarazione SC
  • nei quadri IC ed IR della dichiarazione IRAP

Entrambe le dichiarazioni, però, si compongono di molti più quadri, che non è detto che ciascuna S.r.l. debba compilare.

Per la dichiarazione SC 2023, in sintesi, oltre al frontespizio, i quadri sono questi:

RF, RN, PN, TN, GN, GC, RI, RM, RQ, RU, RV, RK, RO, RS, RZ, FC, RX, AC, CE, NI, RJ, TR, OP, RA, RB, RH, RL, RT, DI

Il significato delle varie sigle le puoi trovare di seguito, nello screnshot delle istruzioni disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate:

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/5084351/SC_istr_2023__.pdf/c057db32-31b3-ad5c-70f2-78bb441a0e5f

Come vedi, ciascun quadro riguarda situazioni particolari che, ovviamente, non posso approfondire qui, in questa sede; qui, invece, riporto quanto si legge nelle istruzioni e che si ricollega a quanto scritto in precedenza:

Quadro RF:

Il reddito d’impresa è determinato apportando all’utile o alla perdita risultante dal conto economico, da indicare rispettivamente nel rigo RF4 o RF5, le variazioni in aumento e in diminuzione conseguenti all’applicazione delle disposizioni contenute nel TUIR o in altre leggi. La perdita non deve essere preceduta dal segno “meno.

Mentre, nel quadro RN, si arriverà alla determinazione dell’imposta effettivamente dovuta, tenendo conto degli eventuali acconti già versati.

E, anche in questo caso, alla determinazione degli importi dovuti a titolo di acconto (pari al 100% del saldo).

Anche per la dichiarazione IRAP sono disponibili le istruzioni, reperibili tramite questo link:https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/5084616/IRAP_2023_istr_Aprile.pdf/37246574-c373-757c-34f0-ea3880ecd690

Come ho scritto in precedenza, i dati relativi ai clienti che rappresentano il core business dello Studio, ossia le S.R.L., andranno indicate nel quadro IC

Nel quadro IR si arriverà alla determinazione dell’imposta effettivamente dovuta, tenendo conto degli eventuali acconti già versati.

E, anche in questo caso, alla determinazione degli importi dovuti a titolo di acconto (pari al 100% del saldo).

Conclusioni

Questo articolo ha voluto essere una panoramica su come io ed il mio staff ci muoviamo quando dobbiamo procedere con la redazione e l’invio delle dichiarazioni dei redditi delle S.r.l. .

Come sempre ti ricordo che nel mio Studio possono collaborare anche i non tecnici.

I ruoli per cui puoi candidarti riguardano l’archiviazione delle e-mail, la trascrizione dei podcast, ecc.

Sono ruoli che richiedono impegno ed attenzione, ma non una preparazione tecnica specifica, ma ti permettono, comunque, di entrare a far parte del team.

Se vuoi rimanere in contatto con me per sapere quali settori nella mia azienda sono disponibili, e per provare un test di collaborazione, puoi iscriverti al blog compilando il form qui in basso (cliccando sul pulsante).

Verrai aggiornato ogni settimana riguardo gli sviluppi del mio metodo di lavoro e sarai a conoscenza delle opportunità di collaborazione con noi.

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Saprai come integrare la collaborazione con me con la tua vita, in modo da avere tempo libero per gestire al meglio la tua famiglia oppure qualsiasi tua esigenza personale.

Se preferisci provare un test insieme a noi puoi scaricare il manuale gratuito messo a disposizione in questo blog, leggerlo e, dopo, provare a candidarti, alle condizioni che trovi all’interno, mettendoti in lista.

Se hai bisogno di qualsiasi informazione, scrivimi alla e-mail info@contabilionline.com. A presto.

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