Periodo di dichiarazione dei redditi? Ecco cosa fa uno Studio commerciale online, specializzato nelle S.r.l.

Ciao, oggi voglio descriverti come uno Studio commerciale, specializzato in servizi contabili e fiscali per le S.r.l., (il mio in questo caso 😉) si appresta ad affrontare il periodo della dichiarazione dei redditi.

Faccio una premessa: la dichiarazione dei redditi di una S.r.l. nasce dalla contabilità e dal bilancio.

La collaborazione del cliente è fondamentale durante il corso dell’intero anno, al fine di ottenere una contabilità precisa e realistica che consentirà allo Studio di redigere il Bilancio CEE e la dichiarazione delle società di capitale.

E a questi due importanti argomenti dedicherò un articolo ad hoc.

In questo articolo, invece, voglio trattare un argomento apparentemente al di fuori del core business del mio Studio (come ben sai focalizzato sulle S.r.l).: le dichiarazioni dei redditi dei soci persone fisiche.

Solo apparentemente, perché anche i soci persone fisiche delle S.r.l. spesso devono presentare la dichiarazione personale.

E, ovviamente, si rivolgono a me.

1° Step : la parte anagrafica

Cosa fare in questo caso?

Il primo passo da seguire è quello della raccolta di tutte le informazioni necessarie per una corretta compilazione della parte anagrafica della dichiarazione.

In un anno possono capitare molte cose: ci si può sposare, avere figli, cambiare residenza, comprare o vendere un immobile.

Tutto ciò non si limita ad avere un impatto sulla vita privata del socio, ma ha un impatto anche nella sfera fiscale.

Ad esempio, il coniuge potrebbe essere non redditualmente autonomo, quindi, a carico.

Un’ eventuale addizionale comunale a debito potrebbe essere dovuta ad un Comune diverso rispetto a quello indicato nell’anno precedente.

Pertanto, va prestata massima attenzione ad una sezione (quella anagrafica) che potrebbe essere sottovalutata, in quanto apparentemente (ma non nei fatti) fiscalmente innocua.

Analizziamo cosa chiedere:

  • stato civile;
  • residenza;
  • composizione e situazione reddituale del nucleo familiare.

2° Step: cosa dichiarare (redditi, spese, acconti)

Mai affidarsi ai riepiloghi dei clienti.

Attenzione, ho scritto volutamente “affidarsi” e non “fidarsi”.

Tutti i nostri clienti sono onesti e vogliono pagare le imposte, ma parecchi non sanno su cosa vanno calcolate.

Quindi, ok ai riepiloghi dei clienti, alla documentazione fornita, alle informazioni riferite, ma è opportuno, anzi direi doveroso, avvalersi di tre strumenti preziosissimi che lo Stato ha messo a disposizione dei contribuenti e dei Consulenti:

  1. il Cassetto Fiscale,
  2. il Servizio di consultazione dei dati catastali,
  3. il Cassetto previdenziale.

Cosa che vediamo brevemente, qui di seguito.

Il Cassetto Fiscale

Con questo servizio si ha accesso alla maggior parte delle informazioni che occorrono per redigere una dichiarazione dei redditi corretta e fiscalmente inattaccabile:

  • la residenza
  • eventuali partite IVA in essere (sembra strano ma c’è chi non ricorda di non aver mai chiuso una partita IVA dormiente da anni o chi è convinto di averla chiusa mentre così non è…)
  • le CU (acronimo di Certificazione Unica) ricevute per redditi di lavoro dipendente, prestazioni occasionali, redditi da partita IVA in contabilità forfettaria;
  • la dichiarazione presentata nell’anno precedente;
  • gli F24, con cui sono stati eventualmente pagati acconti (gli F24 sono, in sostanza, i versamenti fatti per pagare le imposte);
  • i dati relativi a contratti di locazione attiva eventualmente stipulati.

La Dichiarazione Precompilata

La dichiarazione precompilata è una forma di dichiarazione dei redditi che ti fa lo stato in automatico con i dati che ha a disposizione e che gli inviano i commercialisti durante l’anno.

Questo non vuole dire che sia per forza corretta e perfetta, perché ci possono essere dati mancanti oppure incompleti, ma comunque sono informazioni da cui partire.

Ti può sembrare strano che uno Studio di Consulenza, che ovviamente si fa pagare per il servizio di redazione ed invio della Dichiarazione dei redditi, trovi uno strumento utilissimo in un qualcosa che, dal nome, sembra finalizzato a sottrarre lavoro e guadagno.

Così non è, perché molti contribuenti non tecnici preferiscono non avventurarsi in un qualcosa di sconosciuto.

Di conseguenza, la Dichiarazione Precompilata, lungi dall’essere una nostra concorrente, diventa una nostra alleata.

Ti spiego il perché.

Sino a qualche anno fa, i clienti fornivano centinaia di scontrini, spesso sbiaditi, e malamente accartocciati, relativi a qualsiasi spesa e non necessariamente relativi all’anno oggetto di dichiarazione.

Nel dubbio di cosa potesse essere scaricato e cosa no, portavano TUTTO.

Il che, come potrete immaginare, rendeva il lavoro del commercialista abbastanza articolato.

Nel tempo lo Stato è intervenuto stabilendo regole rigide sia nel settore delle spese sanitarie che in quelle relative agli immobili e ad altre tipologie di spese, a (pagamenti tracciabili, bonifici parlanti, fatture elettroniche, ricette elettroniche, ecc.) ma, soprattutto, ha messo a disposizione, nel cassetto fiscale, un riepilogo di ciò che, a vedere dell’Agenzia delle Entrate, è detraibile/deducibile in quanto correttamente effettuato.

Compresa la famigerata manciata di scontrini che ci faceva impazzire in passato.

Tutto ciò ti fa agevolmente comprendere come il Cassetto Fiscale sia fondamentale per chi redige la Dichiarazione.

Sia che si acceda in delega, sia che si si acceda con la collaborazione del cliente (condividendo lo schermo e guidandolo o “entrando” nel suo pc con uno strumento ad hoc).

A proposito…la Dichiarazione Precompilata è l’unica sezione che è negata al Consulente che entra nel cassetto fiscale del Cliente come delegato.

Per questo motivo ho redatto una piccola guida che ho inviato ai miei clienti persone fisiche e che voglio condividere con te.

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/servizi/servizitrasversali/altri/cassetto-fiscale

Una volta entrati selezionare AREA RISERVATA, a destra

Una volta entrati selezionare ACCEDI ALL’ AREA RISERVATA
Accedere con lo strumento disponibile (credenziali, spid ecc.), si aprirà una schermata, in basso selezionare DICHIARAZIONE PRECOMPILATA
Successivamente ACCEDI ALLA TUA DICHIARAZIONE
a questo punto selezionare VISUALIZZA ossia il link presente a metà messaggio
Selezionare ESPANDI
Ricercare la voce ONERI E SPESE e, successivamente, fare click su VEDI DETTAGLIO
Compariranno sia il dettaglio che queste opzioni
Va selezionato sia DOWNLOAD CSV che STAMPA (in PDF se disponibile nel vostro elenco di stampanti o cartacea da scansionare/fotografare se non disponibile).

ATTENZIONE: QUALORA UNA VOCE DI SPESA NON COMPAIA IN ELENCO LA RELATIVA DOCUMENTAZIONE (FATTURE, BONIFICI ECC) VA INVIATA ALLO STUDIO IN MODO CHE L’INCARICATO ALLA COMPILAZIONE DELLA DICHIARAZIONE POSSA VERIFICARE L’EFFETTIVA SPETTANZA ED INSERIRLA MANUALMENTE.

Il Servizio di consultazione dei dati catastali

Grazie a questo servizio possiamo conoscere la situazione dei fabbricati e dei terreni dei nostri clienti su tutto il territorio nazionale.

Ovviamente, occorre sempre confrontarsi con i clienti e sottoporre la situazione alla loro attenzione, perché il Catasto potrebbe non essere aggiornato in tempo reale.

In ogni caso questo servizio è un ottimo strumento per una perfetta ricostruzione della situazione dei beni immobili e per la corretta compilazione di quadri RA ed RB della dichiarazione dei redditi.

Detto in altro modo, nella dichiarazione dei redditi delle persone fisiche, bisogna anche riportare i dati degli immobili che sono di proprietà (oppure anche i diritti di proprietà sugli immobili). Quindi la consultazione dei dati catastali serve proprio a reperire queste tipologie di dati.

Il cassetto previdenziale

Quando il cliente è socio di una S.r.l., ed è iscritto alla gestione artigiani e commercianti, è sempre opportuno prenderlo in delega per acquisire le informazioni necessarie per la corretta compilazione del quadro RR.

Il cassetto previdenziale è quell’area dedicata dell’Inps nel quale si possono reperire tutti i dati inerenti i contributi del socio lavoratore della S.r.l. . Per sicurezza, è sempre meglio poter accedere anche al cassetto previdenziale dell’imprenditore perché nella dichiarazione dei redditi c’è una sezione apposita, chiamata quadro RR, che serve per calcolare i contributi eccedenti il minimale.

Un caso particolare: il quadro RW

Si tratta del quadro dedicato al monitoraggio degli investimenti patrimoniali e delle attività finanziarie detenute all’estero.

In tempi recenti molte persone si sono lanciate in operazioni di trading (per non parlare di criptovalute), più o meno redditizie, o hanno optato per investire in immobili siti all’estero o, comunque, hanno intrapreso operazioni con l’estero che rientrano nel novero di quelle “da monitorare”.

Ecco perché ho deciso di inserire un paragrafo ad hoc per questo quadro.

Per la compilazione di questo quadro è fondamentale che il cliente collabori attivamente, perché in nessun cassetto possiamo trovare ciò che ci occorre e che va puntualmente fornito dal cliente una volta che si è correttamente individuata la fattispecie in cui questi verte.

Questa non è la sede adatta per una “lezione sul quadro RW”, su cui tornerò in futuro perché è molto interessante, ma ciò che mi preme sottolineare è che non bisogna mai limitarsi ad ascoltare ciò che dice il cliente, ma sottoporgli un elenco di domande (tra cui, ad esempio, hai fatto operazioni con l’estero?) in modo da colmare le lacune dei clienti onesti ma non tecnici, che rischiano di evadere per assenza di informazione.

In sostanza, l’Agenzia delle Entrate vuole sapere i beni che noi, residenti italiani, abbiamo all’estero. Non solo per calcolare le imposte su tutti i redditi che noi produciamo nel mondo, ma per controllare la nostra movimentazione di denaro.

Questo quadro deve essere compilato dai residenti in Italia in relazione a tutti i beni che hanno all’estero.

La firma e l’invio

Una volta compilata la Dichiarazione va visionata dal cliente, firmata (negli appositi spazi) e, solo dopo la firma, si può procedere all’invio, entro le scadenze previste, tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Sottolineo “solo dopo la firma”.

È fondamentale che il cliente controlli la dichiarazione e si assuma la responsabilità di ciò che visiona, approfondisce se il caso e firma.

Essenzialmente, per evitare guai, sempre meglio guardare la dichiarazione dei redditi più volte con il cliente, poi fargliela firmare per confermarla in modo definitivo e inviarla.

Come firma non intendo per forza che ti devi incontrare con il cliente e fargli firmare il modello, ma per lo meno che possa inviartela in formato pdf per email con la firma presente sulla dichiarazione dei redditi.

La dichiarazione correttiva e la dichiarazione integrativa

Errare è umano.

Può errare il cliente, così come può errare lo Studio che redige ed invia la Dichiarazione.

In questo caso si può ovviare con una Dichiarazione correttiva o integrativa (a seconda di quando ci si accorge dell’errore da correggere, entro o dopo la scadenza del termine per la presentazione).

Essenzialmente l’Agenzia delle Entrate ti permette di reinviare la dichiarazione dei redditi anche dopo averla inviata, per correggere eventuali dati.

Anche in questo caso la procedura è la stessa, ricevere la dichiarazione dei redditi con il cliente e inviarla dopo la firma.

Conclusioni

Questo articolo ha voluto essere una rapida panoramica su come io ed il mio staff ci muoviamo quando dobbiamo procedere con la redazione e l’invio delle dichiarazioni dei redditi dei soci persone fisiche delle S.r.l. clienti dello Studio.

Il mio obiettivo non era tenere una lezione su ciò che va dichiarato, su ciò che può essere detratto e su come si calcolano imposte ed addizionali (se tieni conto di quanto sono massicce le Istruzioni pubblicate annualmente dall’Agenzia delle Entrate converrai rapidamente con me sul fatto che non avrei potuto liquidare l’argomento in poche pagine).

E credo che l’obiettivo sia stato raggiunto.

Con questo breve articolo ti ho illustrato come ci comportiamo nel momento in cui un cliente decide di affidare al nostro Studio il compito di preparare e trasmettere la dichiarazione dei redditi.

Come sempre ti ricordo che anche i non tecnici possono collaborare con noi.

Quindi, ti invito a candidarti, perché ruoli come l’archiviazione delle e-mail o la trascrizione dei podcast (ruoli che richiedono impegno ed attenzione, ma non una preparazione tecnica specifica) possono, comunque, permetterti di entrare a far parte del team.

Se vuoi rimanere in contatto con me per sapere quali settori nella mia azienda sono disponibili, e per provare un test di collaborazione, puoi iscriverti al blog compilando il form qui in basso (cliccando sul pulsante).

Verrai aggiornato ogni settimana riguardo gli sviluppi del mio metodo di lavoro e sarai a conoscenza delle opportunità di collaborazione con noi.

Scaricando il manuale, che trovi in questo blog, riceverai ulteriori informazioni per comprendere come gestiremo l’evoluzione del nostro rapporto professionale.

Saprai come integrare la collaborazione con me con la tua vita, in modo da avere tempo libero per gestire al meglio la tua famiglia oppure qualsiasi tua esigenza personale.

Se preferisci provare un test insieme a noi puoi scaricare il manuale gratuito messo a disposizione in questo blog, leggerlo e, dopo, provare a candidarti, alle condizioni che trovi all’interno, mettendoti in lista.

Se hai bisogno di qualsiasi informazione, scrivimi alla e-mail info@contabilionline.com.

A presto.

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