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Ciao, nel primo articolo relativo alle scritture contabili da fare per l’acquisto dei servizi, mi sono soffermato su una sola tipologia di servizi: i servizi derivanti dai contratti di durata.
In questo articolo, invece, voglio analizzare con te i servizi che le aziende acquistano sulla base dei contratti di prestazione.
Per semplificare questo particolare argomento possiamo distinguere quelli forniti da intermediari commerciali, professionisti, lavoratori autonomi e lavoratori autonomi occasionali.
Come sempre vado diretto ad affrontare le diverse casistiche esposte e le relative scritture da fare in contabilità generale.
L’acquisto dei servizi da intermediari commerciali
La necessità principale che hanno tutte le aziende è quella di avere una clientela più o meno ampia da poter servire.
L’imprenditore, avendo poco tempo a disposizione per poter procacciare i clienti da servire, si avvale della figura dell’agente di commercio che ha l’importante compito di ampliare o costruire il pacchetto clienti dell’azienda.
Il contratto che c’è tra l’azienda e l’intermediario non è stabile, per questo l’intermediario non può essere considerato un dipendente dell’azienda ed il suo compenso non è fisso, ma è legato ai risultati che lo stesso riesce a perseguire; per questo motivo l’azienda gli riconosce la cosiddetta provvigione, che può essere determinata in modi diversi, ma che si concretizza, molto spesso, in una percentuale sul valore dei prodotti venduti in un arco temporale.
L’agente di commercio, quindi, può essere considerato un libero professionista che serve un’azienda (monomandatario) o più aziende (plurimandatario) e, per questo, emette fattura all’azienda. Fattura che, la stessa azienda, dovrà registrare in contabilità generale.
Oltre al costo delle provvigioni, l’azienda sopporta il pagamento di oneri accessori, ovvero i contributi previdenziali da versare all’Enasarco pari al 17% (metà a carico dell’azienda e metà a carico dell’agente) e, poiché opera come sostituto d’imposta, deve versare la ritenuta d’acconto pari al 23% sul 50% delle provvigioni o del 20% delle provvigioni, se l’agente si avvale in via continuativa dell’opera di dipendenti o di terzi.
Come sempre passo dalla teoria alla pratica riportandoti, di seguito, un semplice esempio 😉.
“In data 5 giugno 2022 la società XXX S.r.l. riceve la fattura N.30 dall’agente Bianchi per l’importo di 8.000 euro di provvigioni + IVA 22%. Ritenuta d’acconto del 23% da calcolare sul 50% delle provvigioni e il contributo Enasarco è pari al 17%.
Calcoli preliminari
Calcolo ritenuta d’acconto | |
(8.000 € x 50%) x 23% = | 920 € |
Contributi Enasarco a carico azienda | |
(8.000 € x 17%) / 2 = | 680 € |
Registrazione fattura agente
DATA | CONTO | DARE | AVERE |
05/06/22 | Provvigioni passive | 8.000 € | |
IVA a credito | 1.760 € | ||
Debiti v/fornitori | 8.760 € |
Liquidazione degli oneri previdenziali
DATA | CONTO | DARE | AVERE |
05/06/22 | Oneri su provvigioni | 680 € | |
Debiti v/fornitori | 680 € | ||
Enasarco c/competenze | 1.360 € |
Il conto Enasarco c/contributi rileva il debito dell’azienda nei confronti dell’Enasarco per i contributi sia a carico dell’agente che a suo carico.
Il conto Debiti v/fornitori rileva, in dare, il contributo Enasarco a carico dell’agente e riduce, quindi, la somma che l’azienda dovrà versare all’agente come compenso.
Il conto Oneri su provvigioni rileva il costo che l’azienda sostiene per i contributi a suo carico.
Pagamento provvigioni e versamento ritenuta
DATA | CONTO | DARE | AVERE |
16/07/22 | Debiti v/fornitori | 8.080 € | |
Erario c/ritenute da versare | 920 € | ||
Banca x c/c | 9.000 € |
L’acquisto dei servizi da lavoratore autonomo professionale
Rientrano in questa particolare categoria tutti quei lavoratori autonomi che hanno queste caratteristiche:
- esercitano abitualmente l’attività professionale;
- hanno una struttura stabile e duratura;
- possono prevedere l’iscrizione, o meno, ad un albo professionale.
Quando riceviamo la fattura da un lavoratore autonomo professionale, nel leggerla, ci accorgiamo che sullo stesso, a differenza di un lavoratore dipendente, si applica oltre alla disciplina previdenziale e la tassazione Irpef, anche la disciplina IVA.
Infatti, secondo il D.P.R. 633/1972 l’esercizio dell’attività autonoma professionale rientra tra le operazioni soggette ad IVA.
Diversa è la normativa in caso di trattamento previdenziale.
Infatti, bisogna distinguere due casi in base all’esistenza, o meno, della cassa di assistenza previdenziale e, quindi, la fattura del professionista può presentare, al suo interno, la seguente voce: Rivalsa contributi alla Cassa di Assistenza e Previdenza.
Il professionista che esegue una prestazione di servizi può addebitare all’azienda cliente, oltre all’importo della prestazione, anche una parte dei contributi che egli è tenuto a versare alla propria cassa di assistenza e previdenza.
In questo caso, l’importo da addebitare varia a seconda della cassa a cui è iscritto il professionista ed è pari:
- al 2% per quei lavoratori che hanno una propria cassa di previdenza (avvocati, notai, commercialisti, etc.). In questo caso il contributo alla cassa di previdenza è assoggettato ad IVA, ma non a ritenuta d’acconto;
- al 4% per coloro che sono iscritti alla gestione separata Inps a cui si iscrivono tutti i lavoratori autonomi privi di una propria cassa di previdenza. In questo caso il contributo è assoggettato sia ad IVA che a ritenuta di acconto.
Di seguito, due esempi pratici per chiarire i due diversi concetti:
Parcella commercialista con cassa previdenziale
“In data 1° ottobre 2022 la società XXX S.r.l. riceve la parcella N.25 dal commercialista Verdi per le prestazioni rese di 2.000 € onorari, cassa previdenziale 2%, ritenuta d’acconto Irpef 20%, IVA 22%”.
Calcoli preliminari
Onorari | 2.000,00 € |
Cassa previdenziale (2.000 € x 4%) = | 40,00 € |
Imponibile IVA | 2.040,00 € |
(2.040 € x 22%) = | 448,80 € |
Totale fattura | 2.488,80 € |
– Ritenuta Irpef (2.000 € x 20%) | 400,00 € |
Netto da pagare | 2.088,80 € |
Registrazione fattura
DATA | CONTO | DARE | AVERE |
01/10/22 | Consulenze professionali | 2.040,00 € | |
IVA a credito | 448,80 € | ||
Debiti v/fornitori | 2.488,80 € |
Al momento del pagamento si rileva la ritenuta d’acconto, per poi versarla il 16 del mese successivo.
DATA | CONTO | DARE | AVERE |
31/10/22 | Debiti v/fornitori | 2.488,80 € | |
Banca x c/c | 2.088,80 € | ||
Erario c/ritenute da versare | 400,00 € |
Fattura di un consulente informatico iscritto alla gestione separata
“In data 1° ottobre 2022 la società XXX S.r.l. riceve fattura N.30 dal consulente informatico Bianchi iscritto alla gestione separata Inps. Sono previsti onorari per 3.000 € onorari, rivalsa previdenziale 4%, ritenuta d’acconto Irpef 20%, IVA 22%”.
Calcoli preliminari
Onorari | 3.000,00 € |
Rivalsa Inps (3.000 € x 4%) = | 120,00 € |
Imponibile IVA | 3.120,00 € |
(3.120,00 € x 22%) = | 686,40 € |
Totale fattura | 3.806,40 € |
– Ritenuta Irpef (3.120,00 € x 20%) | 624,00 € |
Netto da pagare | 3.182,40 € |
In questo caso si applica la ritenuta d’acconto anche sulla rivalsa Inps del 4% (questo in quanto è considerato un maggior ricavo per il professionista)
Registrazione fattura
DATA | CONTO | DARE | AVERE |
01/10/22 | Consulenze informatiche | 3.120,00 € | |
IVA a credito | 686,40 € | ||
Debiti v/fornitori | 3.806,40 € |
Al momento del pagamento si rileva la ritenuta d’acconto per poi versarla il 16 del mese successivo.
DATA | CONTO | DARE | AVERE |
31/10/22 | Debiti v/fornitori | 3.806,40 € | |
Banca x c/c | 3.182,40 € | ||
Erario c/ritenute da versare | 624,00 € |
Fattura di un avvocato iscritto con cassa previdenziale
“In data 1° agosto 2022 la società XXX S.r.l. riceve fattura N.30 dal consulente informatico Bianchi iscritto alla gestione separata Inps. Sono previsti onorari per 3.000 € onorari, rivalsa previdenziale 4%, ritenuta d’acconto Irpef 20%, IVA 22%”.
Calcoli preliminari
Onorari | 3.000,00 € |
Cassa previdenziale (3.000 € x 4%) = | 120,00 € |
Imponibile IVA | 3.120,00 € |
(3.120,00 € x 22%) = | 686,40 € |
Totale fattura | 3.806,40 € |
– Ritenuta Irpef (3.00,00 € x 20%) | 624,00 € |
Netto da pagare | 3.182,40 € |
Registrazione fattura
DATA | CONTO | DARE | AVERE |
01/08/22 | Consulenze informatiche | 3.120,00 € | |
IVA a credito | 686,40 € | ||
Debiti v/fornitori | 3.806,40 € |
Al momento del pagamento si rileva la ritenuta d’acconto per poi versarla il 16 del mese successivo.
DATA | CONTO | DARE | AVERE |
31/08/22 | Debiti v/fornitori | 3.806,40 € | |
Banca x c/c | 3.182,40 € | ||
Erario c/ritenute da versare | 624,00 € |
Conclusioni
Grazie a questo articolo hai ripassato (o hai imparato, se non sei un tecnico) le scritture contabili relative alle operazioni di acquisto dei servizi di consulenza commerciale e professionale.
Tuttavia, rimane un ulteriore argomento da trattare a conclusione dell’argomento relativo ai contratti di prestazione; infatti, nel prossimo articolo, ti mostrerò come registrare in contabilità generale l’acquisto dei servizi forniti dai lavoratori autonomi assimilati e occasionali.
Ed ora, come sempre, ti ricordo che se vuoi rimanere in contatto con me per sapere quali settori nella mia azienda sono disponibili, e per provare un test di collaborazione, puoi iscriverti al blog compilando il forum qui in basso (cliccando sul pulsante).
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