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Ciao, dopo aver visto insieme a te quali sono le scritture contabili da fare quando un’azienda acquista i fattori a fecondità semplice, oggi voglio trattare con te le scritture contabili relative ai servizi.
Le aziende utilizzano i servizi per dare un ulteriore supporto allo svolgimento della propria attività, si pensi all’energia elettrica che alimenta il processo produttivo e non solo, ai servizi telematici alla base delle comunicazioni interne ed esterne all’azienda.
Per la loro acquisizione, l’azienda si rivolge a fornitori terzi allo stesso modo in cui si rivolge per l’acquisto dei fattori a fecondità semplice, ma con alcune differenze a seconda del servizio acquistato.
Come sempre andiamo spediti e diretti ad affrontare le diverse casistiche che affronterai nel momento in cui un fornitore ti invierà questa tipologia di fatture e dovrai registrarle in contabilità generale 😊.
La classificazione dei servizi
Piccola premessa.
Ti faccio una piccola classificazione della tipologia di servizi che un’azienda può acquistare:
- servizi che sono acquistati in base a dei contratti di durata utilizzati dall’azienda con continuità e pagando un importo a scadenze periodiche (luce, gas, vigilanza, pulizia, su questi ultimi due ti farò un approfondimento spiegandoti cos’è il “reverse charge”);
- servizi acquistati in base a dei contratti di prestazione (prestazioni di agenti, rappresentanti ecc.);
Invece, per quanto riguarda la normativa IVA (D.P.R. n. 633/1972), vengono classificati in:
- servizi non imponibili, qui l’IVA non viene applicata perché manca uno dei presupposti, ovvero la territorialità;
- servizi esenti, elencati nell’art.10 della suddetta normativa, ne sono un esempio i servizi assicurativi;
- servizi non inerenti, qui l’IVA non viene applicata perché il loro acquisto non è funzionale all’attività dell’azienda e, pertanto, l’imposta sarà caricata sul prezzo a cui si è pagato il servizio come maggior costo.
In questo articolo inizierò ad analizzare con te l’acquisto dei servizi in base ad un contratto di durata, mentre il prossimo articolo sarà dedicato ai servizi acquistati in base ad un contratto di prestazione.
L’acquisto dei servizi in base ad un contratto di durata
Le aziende, in generale, stipulano dei contratti con terzi per la fornitura di questi servizi dietro corresponsione di un prezzo che può essere variabile (ovvero, paghi in base a quello che consumi) oppure fisso (non collegato al consumo).
Per darti un’idea concreta, un servizio di cui ti servi anche tu, persona fisica, a casa è quello elettrico e, se leggi il contratto che hai stipulato con il tuo fornitore, noterai proprio questa caratteristica al suo interno.
Ora ti riporto un classico esempio di registrazione di una fattura di questa tipologia di utenza.
“In data 1 maggio 2022 la società XXX S.r.l. riceve la fattura N.34 dalla Libero elettricità per la fornitura del secondo bimestre di energia elettrica per un importo di 7.000,00 €. Pagamento con addebito in banca”.
Arrivo della fattura nel cassetto fiscale e registrazione.
DATA | CONTO | DARE | AVERE |
01/05/22 | Energia elettrica | 7.000 € | |
IVA a credito | 1.540 € | ||
Debiti v/fornitori | 8.540 € |
Il reverse charge
Un classico servizio di cui l’azienda si trova a dover usufruire tutti i giorni è, sicuramente, quello di pulizia.
La registrazione delle fatture emesse dalle aziende che forniscono questa tipologia di servizio segue un particolare procedimento di registrazione contabile, detto reverse charge.
Il meccanismo dell’inversione contabile prevede il trasferimento degli obblighi di assolvimento dell’IVA dal cedente all’acquirente.
- Il cedente emette la fattura senza applicare l’IVA, indicando esplicitamente nella fattura che l’operazione è soggetta a reverse charge ex art. 17 comma 6 DPR n.633/72 con applicazione dell’IVA a carico del destinatario della fattura;
- L’acquirente soggetto passivo IVA è il debitore dell’imposta e, per assolvere alla stessa, deve integrare la fattura ricevuta con aliquota ed imposta ed annotare la fattura sia nel registro degli acquisti che delle vendite.
Il meccanismo del reverse charge nei servizi di pulizia permette l’emissione della fattura da parte del cedente o prestatore senza addebito d’imposta.
In questo modo, il soggetto passivo tenuto ad assolvere il tributo non è più il prestatore che emette la fattura (in questo caso l’impresa di pulizie), ma piuttosto il committente.
Questi, si vede recapitare una fattura senza l’addebito di imposta, che dovrà, poi, integrare inserendo l’IVA sia a “proprio credito“, che a “proprio debito“.
Finanziariamente l’operazione non comporta alcun esborso per il committente, che si ritrova ad applicare IVA, e a detrarsi lo stesso importo, al momento della registrazione della Fattura Elettronica.
l soggetto committente della prestazione è tenuto ad integrare il documento ricevuto.
L’integrazione avviene con l’indicazione dell’aliquota e della relativa imposta.
La fattura così integrata deve essere annotata:
- nel registro delle fatture emesse. Questo, entro il mese di ricevimento, o anche successivamente, ma entro il 15 del mese successivo con riferimento al mese precedente;
- nel registro delle fatture ricevute, ai fini della detrazione nei termini dell’articolo 21 del DPR n 633/72.
Sostanzialmente, l’IVA viene registrata sia a debito che a credito.
Questo significa che non vi sono uscite finanziarie.
Come sempre ti lascio un piccolo esempio per comprendere il meccanismo.
“In data 1° ottobre 2022 la società XXX S.r.l. riceve la fattura N.25 dalla Pulita S.p.a. per la fornitura di servizi pulizia dal valore di 2.500 €.
Sulla fattura è indicato espressamente che è stata emessa in regime di reverse charge, ai sensi dell’articolo 17, comma 6, lettera a)-ter, DPR n 633/72”.
Registrazione con integrazione IVA nel registro acquisti.
DATA | CONTO | DARE | AVERE |
01/10/22 | Servizi di pulizia | 2.500 € | |
IVA a credito | 550 € | ||
Debiti v/fornitori | 3.050 € |
Il Reverse Charge si caratterizza per essere un meccanismo neutro finanziariamente.
Al fine di rendere neutra l’operazione occorre, poi, registrare la medesima fattura nel registro delle vendite.
DATA | CONTO | DARE | AVERE |
01/10/22 | Crediti v/clienti | 3.050 € | |
Crediti v/clienti per reverse | 2.500 € | ||
IVA a debito | 550 € |
Infine, dovrà essere stornata la posizione di debito IVA del fornitore
DATA | CONTO | DARE | AVERE |
01/10/22 | Debiti v/fornitori | 550 € | |
Crediti v/clienti per reverse | 550 € |
Finanziariamente, infine, si avrà il pagamento della fattura al fornitore.
DATA | CONTO | DARE | AVERE |
01/10/22 | Debiti v/fornitori | 2.500 € | |
Banca x c/c | 2.500 € |
Conclusioni
Grazie a questo articolo hai ripassato (o hai imparato, se non sei un tecnico) le scritture contabili relative alle operazioni di servizio con il reverse charge.
Questo è solo il primo articolo relativo ai servizi, infatti come ti ho detto nell’introduzione, esistono anche dei servizi derivanti da contratti di prestazione che saranno trattati approfonditamente in un successivo articolo.
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