Le scritture contabili relative all’acquisto dei servizi da lavoratori autonomi assimilati

Ciao, con questo articolo concludo la panoramica fatta sulla registrazione contabile relativa all’acquisto dei servizi da parte della S.r.l. .

In questo breve articolo tratteremo le scritture contabili da effettuare nel momento in cui l’azienda, rivolgendosi all’esterno, acquista dei servizi che, in base alla loro natura, possono qualificarsi assimilati, oppure occasionali.

Nella loro analisi potrebbero ricordare ed essere assimilate alle prestazioni che un lavoratore dipendente presta all’azienda, ma non è del tutto così.

Mancano, infatti, alcuni requisiti fondamentali per qualificare questi soggetti come lavoratori dipendenti.

Lavoratore dipendente, o subordinato, viene definito chi svolge il proprio lavoro, intellettuale o manuale, alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore, ed in cambio riceve una retribuzione. Vediamo ora, nel dettaglio, le caratteristiche che differenziano i lavoratori autonomi assimilati e quelli occasionali dal lavoratore dipendente e le relative scritture da fare in contabilità generale.

Il lavoratore autonomo assimilato

Una definizione, di lavoro autonomo assimilato, la troviamo nel TUIR nell’Art.53 comma 2 che elenca una serie di casistiche per le quali il reddito percepito da questo tipo di lavoratori può definirsi assimilato:

  • i redditi derivanti dalla utilizzazione economica, da parte dell’autore o inventore, di opere dell’ingegno, di brevetti industriali e di processi, formule o informazioni relativi ad esperienze acquisite del campo industriale, commerciale o scientifico, se non sono conseguiti nell’esercizio di impresa commerciale;
  • redditi derivanti dalla partecipazione agli utili, ecc.

Dal punto di vista contabile a noi interessa sapere come comportarci nel momento in cui ci troviamo nella prima casistica, ovvero quando l’azienda acquista, da un lavoratore autonomo occasionale, delle opere dell’ingegno o invenzioni industriali se stiamo parlando di brevetti.

Queste tipologie di reddito hanno queste caratteristiche:

  • sono escluse dal campo di applicazione dell’IVA;
  • non sono soggette ad alcuna forma di previdenza;
  • sono soggette a ritenuta alla fonte a titolo di acconto Irpef del 20% sul 75% del compenso lordo e, per il restante 25%, è riconosciuta una detrazione forfettaria a titolo di spese.

In molti articoli del mio blog ho trattato questo argomento soltanto dal punto di vista del risparmio fiscale che si realizza dalla cessione delle royalties, ora, invece, voglio darti un qualcosa in più e farti vedere un‘altra faccia della stessa medaglia e analizzare questa operazione dal punto di vista contabile.

Porto un esempio che ti chiarirà tutto.

“In data 10 febbraio 2022 la società XXX S.r.l. acquista lo sfruttamento economico di brevetto per la realizzazione di un macchinario per la produzione di un particolare packaging ecosostenibile ricevendo una ricevuta, a titolo di royalties, dall’ Ing. Verdi professore di ingegneria meccanica all’Università della sostenibilità di Roma per 18.000 €”

Calcoli preliminari

Onorario lordo per prestazioni di lavoro autonomo assimilato18.000 €
– Ritenuta Irpef 20% (sul 75% di 18.000 €) -2.700 €
Totale da pagare15.300 €

Registrazione fattura

DATACONTODAREAVERE
10/02/22Brevetti18.000 € 
 Debiti v/fornitori 18.000 €

Pagamento fattura

DATACONTODAREAVERE
10/02/22Debiti v/fornitori18.000 € 
 Erario c/ritenute da versare   2.700 €
 Banca x c/c 15.300 €

Versamento ritenuta

DATACONTODAREAVERE
16/03/22Erario c/ritenute da versare2.700 € 
 Debiti v/fornitori 2.700 €

In questo caso bisogna ricordarsi di versare la ritenuta il mese successivo a quello del pagamento delle royalties da parte della S.r.l. nei confronti del titolare del know how.

Il lavoratore autonomo occasionale

Passiamo ora ad individuare quando un lavoratore può essere considerato occasionale e quando l’azienda si può servire di questo particolare soggetto.

Anche qui siamo lontani dal lavoro dipendente, infatti, il soggetto che presta questo servizio emette una ricevuta che l’azienda registrerà puntualmente in contabilità generale con tutti gli accorgimenti del caso.

Come sempre partiamo dal Codice civile dove troviamo, all’Art. 222, la definizione di lavoratore autonomo occasionale: lavoratore autonomo occasionale è “il soggetto che si obbliga a compiere verso un corrispettivo un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente”.

Dalla definizione emergono le seguenti caratteristiche:

  • autonomia;
  • mancanza di coordinamento con l’attività del committente;
  • nessun inserimento all’interno della struttura aziendale;
  • nessun vincolo di subordinazione con il committente.

Da precisare che, questi limiti di carattere economico, sono delle soglie oltrepassate le quali scatta l’obbligo contributivo e/o di aprire una nuova partita Iva.

Quindi, la soglia dei 5.000 €, non rappresenta il limite annuale da non superare per non aprire la partita Iva.

Si tratta del limite superato il quale, occorre iscriversi all’INPS.

Sotto tale soglia, il lavoratore non deve versare alcun contributo previdenziale.

Superati i 5.000 €, il lavoratore è tenuto a pagare anche i contributi INPS iscrivendosi alla Gestione Separata.

I contributi da versare saranno dovuti solo sulla parte eccedente i 5.000 € e non sul totale delle prestazioni occasionali.

Questo significa che è compito del lavoratore occasionale comunicare al datore di lavoro il superamento della soglia dei 5.000 €.

Il datore di lavoro sarà, quindi, tenuto ad iscrivere il lavoratore alla gestione separata INPS e versare i contributi.

Quest’ultimi saranno per ⅓ a carico del lavoratore e per ⅔ a carico del committente.

L’aliquota contributiva da applicare al lavoratore iscritto alla Gestione Separata Inps è del 34,23% (anno di riferimento 2022).

Il committente è tenuto, pertanto, a farsi carico della contribuzione previdenziale del lavoratore.

Contribuzione che non è, in alcun modo, a completo carico del lavoratore.

Marca da bollo da 2,00 € al superamento soglia € 77,47

Ultima precisazione che voglio fare, circa la ricevuta emessa da prestatore, è quella di ricordarti l’inserimento sul documento della marca da bollo da 2,00 €, quando la prestazione supera la soglia dei 77,47 €.

La marca da bollo è a carico del soggetto che presta la propria opera, ma può essere facoltativamente addebitata al committente.

In questo caso il riaddebito della marca da bollo, non costituendo compenso, non deve essere assoggetto a ritenuta di acconto.

La marca da bollo deve essere apposta sull’originale del documento che deve essere rilasciato al soggetto committente al momento del pagamento del compenso pattuito.

Di seguito ti riporto un esempio pratico su come registrare una ricevuta di una prestazione occasionale in contabilità.

“In data 1° ottobre 2022 la società XXX S.r.l. riceve una ricevuta per prestazioni occasionali erogate dal Dott. Minerva per un lavoro di traduzione di importanti documenti dall’inglese all’italiano per un importo pari a 7.000 €”.

Calcoli preliminari

Onorari per prestazioni occasionali7.000,00 €
– Ritenuta Irpef (7.000 € x 20%) =1.400,00 €
– Contributo Inps a carico del lavoratore (2.000,00 € x 1/3 x 34,23%) =     228,20 €
Imposta di bollo       2,00 €
Netto da pagare5.373,80 €

Registrazione ricevuta

DATACONTODAREAVERE
01/10/22Consulenze professionali7.000,00 € 
 Debiti v/fornitori 7.000,00 €

Pagamento

DATACONTODAREAVERE
01/10/22Debiti v/fornitori7.000,00 € 
 Imposta di bollo       2,00 € 
 Erario c/ritenute da versare 1.400,00 €
 Inps c/competenze    228,20 €
 Banca x c/c 5.373,80 €

Rilevazione dei contributi previdenziali a carico dell’azienda

DATACONTODAREAVERE
01/10/22Contributi Inps456,40 € 
 Inps c/competenze 456,40 €

Il 16 del mese successivo si procede al versamento dei contributi e della ritenuta

DATACONTODAREAVERE
16/11/22Erario c/ritenute da versare1.400,00 € 
 Banca x c/c 1.400,00 €
DATACONTODAREAVERE
16/11/22Inps c/competenze684,60 € 
 Banca x c/c 684,60 €

Anche in questo caso devi stare attento a versare la ritenuta d’acconto relativa alla ricevuta di lavoro occasionale pagata.

Conclusioni

Grazie a questo articolo hai ripassato (o, come ricordo sempre, hai imparato, se non sei un tecnico) le scritture contabili relative alle operazioni di acquisto dei servizi resi dai lavoratori autonomi assimilati ed occasionali.

Con questo ultimo articolo hai a disposizione tutte le informazioni necessarie per poter registrare in modo corretto tutti i servizi che una S.r.l. può acquistare.

Ed ora, come sempre, qualche informazione pratica.

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